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La Famiglia dell'Antiquario

Carlo Goldoni
Edizioni Principato, , pagine

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   VUO^i(A^G^AA.
   ATTO TERZO
   SCENA I.
   Camera del conte Anselmo con tavolini.
   Il conte Anselmo e Brighella.
   Bri. Ecco qua. Per tre mila scudi le Varda quanta gran roba.
   Ans. Caro Brighella, son fuor di me dall'allegrezza. Qual è la cassa dei crostacei?
   Bri. El numero I, l'è la cassa dei crostacei, dove glie sarà drento tremila capi de frutti marini, cioè ostreghe, cappe e cose simili, trovade sulle cime de' monti.
   Ans. Questi soli vagliono i tremila scudi.
   Bri. El numero II, l'è una cassa de' pesci petrificadi de
   tutte le sorte.
   Ans. Questo sarebbe per la galleria d'un monarca.
   Bri. El numero III, l'è una cassa con una raccolta de mumie d'Aleppo; tutte de animali uno differente dell'altro; fra i quali gh'è un basilisco.
   Ans. Y'è anche il basilisco?
   Bri. E come! L'è grando come un quaggiotto. 1
   Ans. Si sa da dove l'abbiano portato?
   Scena I. — 1 II basilisco, che sarebbe una specie di rettile anfibio, paragonato a un quagliotto !