Atto secondo
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Isa. (In casa mia? su gli occhi miei?)
Dot. Signora, è in collera? Non l'ho fatto apposta.
Isa. (Bell'azione!)
Dot. Dica, signora Contessa...
Isa. Non mi rompete la testa.
Dot. Ma che cosa le ho fatto? Sempre la mi strapazza; sempre la mi mortifica.
Isa. Venite con me nell'appartamemo di mio marito.
(parte
SCENA XVI.
Il Dottore solo.
Ecco il hell'onor che si acquista a servire una signora di rango ! 1 Per un poco di vanità, mi conviene soffrir cento villanie. Ma noti so che fare. Ci sono avvezzo e non so distaccarmi. (parte
SCENA XVII.
Camera del signor Anselmo.
Il conte Anselmo e Pantalone.
Ans. Eccomi qui, eccomi qui. Ma quanto vi dovrò stare ?
Scena XVI. — 1 Condizione, grado elevato; ed è francesismo.—
11 Dottore è vecchio ed è invecchiato nel mestiere di cicisbeo; e perciò si rassegna senza protesta, come un servo bastonato e canzonato. Il Goldoni ha caricato un pò troppo la mano fino alla beffa crudele su questo costume del serventismo, che sferzò in tante sue commedie e di cui tracciò la fisiologia nel Cavalier giocondo (I, se. 2a) :
Parlar quaud'ella parta, tacer quand'ella tace, Saper quando il parlare, quando il tacer le piace; Soffrir qualche insolenza, soffrir qualche strapazzo, A costo anche, talvolta, d'esser creduto pazzo.
E nelle Memorie confessa : ' Era molto tempo che io guardavo con meraviglia quegli esseri singolari chiamati in italiano cicesbei. martiri della galanteria e schiavi de' capricci del bel sesso „ .
N. Vaccalluzzo—.Goldoni, La famiglia dell'antiquario
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