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La Famiglia dell'Antiquario

Carlo Goldoni
Edizioni Principato, , pagine

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Atto primo
   71
   Ans. Scritto di propria mano da Demostene.
   Pan. El sarā una bella cossa.
   Ans. Osservate, e se sapete leggere, leggete.
   Pan. Questo xe scritto da Demostene ? (osserva
   Ans. Sė, e sono i trattati di pace fra Sparta e Atene.
   Pan. I trattati di pace fra Sparta e Atene ? Sala 1 cossa che contien sto libro ?
   Ans. Via, che cosa contiene ?
   Pan. Questo xe un libro de canzonette alla grega, che canta i putelli 2 a .Corfii.
   Ans. Giā lo sapeva. Voi non sapete leggere il greco.
   Pan. La senta : Mattiamų, mattiachiamų, eallispera, mat-tiamų.
   Ans. Ebbene, questi saranno i nomi propri degli Spartani o de' Tebani.
   Pan. Vuol dire : vita mia, dolce vita mia, bonassera, vita mia.
   Ans. Non sapete leggere. Questo č un codice greco che mi costa dieci zecchini, e ne vale pių di cento.
   Pan. El formaggier noi ghe dā tre soldi.
   Ans. Andatevene ad intendervi di panni e di sete, e non di scritture antiche.
   Pan. Me dispiase, sior Conte, che, per quel che vedo, andemo de mal in pezo.
   Ans. Come sarebbe a dire ?
   Pan. Ella se perde in ste freddure, 3 e la so casa va in precipizio.
   Ans. Io mi diverto senza incomodar la casa. L'entrate le maneggia mia moglie, nč io pregiudico agi' interessi della famiglia.
   Pan. E alla pase e alla quiete de casa no la ghe pensa?
   Ans. Io penso a me e non penso agli altri.
   sa ella. — 2 fanciulli. — 3 sciocchezze.