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La famiglia dell' antiquario
Ans. Gran bel libro, gran bel codice! Pare scritto ora.1
Bri. La diga, sior padron, conossela el signor capitanio Saracca ?
Ans. Lo conosco, lo conosco. 2 Egli pretende avere una sontuosa galleria ; ma non ha niente di buono.
Bri. Eppur l'ha speso dei denari assai.
Ans. Avrà speso in vent'anni più di diecimila scudi. Ma non ha niente di buono.
Bri. La sappia che la avudo una desgrazia. L' ha bisogno de quattrini, e '1 voi vender la galleria.
Ans. La vuol vendere? Oh! là vi sarebbe da fare dei buoni acquisti 3.
Bri. Se la voi, adesso xe el tempo.
Ans. Le cose migliori le prenderò io.
Bri. El vuol vender tutto in una volta.
Ans. Ma vorrà delle migliaia di zecchini.
Bri. Manco de quello che la se pensa. Con tre mille scudi se porta via tutta quella gran roba.
Ans. Con tre mila scudi ? Questo è un negozio da impegnarvi la camicia per farlo. Se l'avessi saputo quattro giorni prima, non avrei consumato il denaro 1 con/ quegli impertinenti de' creditori.
1 Uscita comica, perchè quella che a lui pare una scrittura antica nitidissima, era proprio fresca fresca, opera di un qualsiasi falsificatore!
2 II Conte ha il vezzo di ripeter le parole ; piccolo ma caratteristico contrassegno di questo tipo allegro, spassoso, contento di sè. Qui come a dire: — se lo conosco, lo conosco bene! —
3 Prima, non valeva niente, quando il Conte nella sua eroicomica immaginazione faceva un paragone con la propria galleria ora che si vende, vale molto. Notevoli in un temperamento maniaco questi improvvisi trapassi psicologici.
' Il carattere dell'Antiquario è di una straordinaria coerenza logica e psicologica. Nessun diritto è maggiore del diritto estetico di costruirsi una bella galleria: il denaro restituito a' creditori è buttato via, e i creditori sono ' impertinenti „. La quale è anche, la logica di tanti debitori, che non sono antiquari di professione