Atto secondo
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   Bri. (De questi a mi no me ne tocca). 1
   Ans. Questo è un codice originale.
   Bri. Una bagattella! Un codice originai? Cara eia, cossa contienlo ?
   An s. Sono i trattati di pace fra la repubblica di Sparta e quella d' Atene.
   Bri. Oh, che bella cossa!
   Ans. Questo posso dir che è una gioia, perchè è l'unica copia che vi sia al mondo. E poi senti, e stupisci. È scritto di propria mano di Demostene.
   Bri. Cospetto del diavolo ! Cossa me tocca a sentir ? Che la sia po' cusì ? 2
   Ans. Sarei un bell'antiquario, se non conoscessi i caratteri degli antichi. %
   Bri. Cara eia, la prego. La me leza almanco el titolo.
   Ans. Ti ho pur detto tante volte, che non intendo il greco.
   Bri. Ma come conossela el carattere, se no la intende la lingua ?
   A u s. Oh bella ! Come uno che conosce le pitture e non sa dipingere.
   Bri. (S a el cielo, chi gh'ha magnà sti diese zecchini. Za che el voi andare in malora, l'è meggio che me profitta mi che un altro). 3
   1 Che rammarico per il mariolo, che ha preso gusto alla com partecipazione degli utili !
   Brighella non conosce neppur di nome il grande oratore ateniese, ma tien la corda al Conte e lo prende in giro argutamente con la finta meraviglia.
   Brighella non è nato briccone; e cerca giustificazione alla sua marioleria. Poiché il padrone vuol rovinarsi a ogni costo, gli dà una mano anche lui... Pareva quasi pentito del primo furtarello con Arlecchino, ma ora che vede dieci zecchini buttati via con altri, è tentato una seconda volta. Che colpa ha lui? Se mai l'ostinato è il padrone...