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La famiglia dell' antiquario
Dor. Se c'incontriamo, chi ha da essere la prima a parlare ? Cav. Direi....
Dor. Come più vecchia non la posso nemmeno salutare? Cav. Si potrebbe vedere....
Dor. Alle corte. Ella ha da essere la prima a parlarmi. Cav. Sì, lo diceva. Tocca a lei. Dor. L' accordate anche voi ? Cav. Non posso contraddirlo.
Dor. Quando 1' accordate voi, che siete un cavaliere
di garbo, son sicura di non fallare. Cav. Ma io, perdonatemi....
Dor. Se mi parlerà con amore, io le risponderò con rispetto.
Cav. Brava, bravissima. Lodo la vostra rassegnazione. Dor. E mi diranno poi eh' io son cattiva. Cav. Siete la più brava damina del mondo. Dor. Credetemi, che altro non desidero che farmi voler bene da tutti. Cav. Si vede in effetto. Dor. La servitù mi adora. Cav. Anco Colombina ?
Dor. Colombina è tutta mia. Starà con me, e le darò
due zecchini. Cav. Se farete così, sarete adorabile. Dor. Mia suocera, che ha avuto i ventimila scudi, non
mi può vedere. Cav. Perchè, perchè.... Dor. Perchè è una cattiva donna. Cav. Sarà così. Dor. È cosi senz' altro. Cav. Sì, senz' altro.
Scena VII. — Si noti che la solita acuta freddezza della donna contro la donna, nel Goldoni, qui diventa rancore di donna offesa