Atto secondo
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Dor. È accaduto tanto che mia suocera vuol vedere
la rovina di casa sua. Cav. Per amor del cielo, non dite così. Dor. Che non dica così ? che non dica così ? Dunque
avete ancora della parzialità per lei ? Cav. Ma, contessina mia, la rovina di questa casa viene
a comprendere vostro marito e voi medesima. Dor. Vada tutto, ma la cosa non ha da passare così. Cav. Sono curiosissimo di sapere che cosa è stato. Dor. Colei ha avuto la temerità di dire che mio marito fa male a volermi bene, e che vuol fare il possibile perchè mi odii. Cav. Signora mia, l'avete sentita voi dir queste cose? Dor. Non 1' ho sentita, ma lo so di certo. Cav. Duro fatica a crederlo, non mi pare ragionevole. Dor. Mi credete capace di rappresentarvi 1 una falsità? Cav. Non ardisco ciò pensare di voi. Ma chi vi ha riportato queste ciarle, può aver errato o per malizia,
0 per ignoranza.
Dor. Bene. Colombina ? (chiama
SCENA VI. Colombina e detti.
Col. Illustrissima.
Dor. Dimmi un poco, che cosa ha detto mia suocera
di me ? Col. Signora.... mi perdoni.
1 È voce frequente nella lingua del Goldoni e significa: dire.
Colombina le aveva raccomandato il segreto; e Doralice l'aveva rassicurata: 'Non dubitare, non parlerò „. La leggerezza del mondo femminile goldoniano è tale che non v'è segreto uè per i servi nè per i padroni; non parla nessuno, e parlano tutti. Molti intrecci, equivoci, intere commedie vivono di questa sorprendente impalpabile propalazione del segreto.