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   La famiglia dell' antiquario
   Pan. La me ha ben in concetto de un bravo mercante, a farine stimar una luse da oggio! 1
   Ans. Pòvero signor Pantalone, non sapete niente. Questo è il lume eterno del sepolcro di Tolomeo.
   Pan. (ride 2
   Ans. Sì, di Tololomeo, ritrovato in una delle Piramidi di Egitto.
   Pan. (ride.
   Ans. Ridete, perchè non ve ne intendete.
   Pan. Benissimo, mi son ignorante, ella xe vertuoso, e no vói catar bega 3 su questo. Ghe dico ben che tutta la città 4 se fa maraveggia, che un cavalier de la so sorte perda el so tempo, e sacrifica i so bezzi in sta sorte de minchionerie.
   Ans. L'invidia fa parlare i malevoli; e quei stessi che mi condannano in pubblico, mi applaudiscono in privato.
   Pan. No gh'è nissun gh'abbia invidia della so galleria, che consiste in t' un capitai de strazze. No ghe nissun che ghe pensa un bezzo 5 de vederlo un' altra
   il milanese col Porta e il romanesco col Belli, ma in un campo più vasto. ' Il G. ha avuto per il suo vecchio compatriotto, dalla veste vermiglia come un procuratore di S. Marco e dalla barba puntuta, una particolare simpatia „ (Caprin). Come mercante, la sua nota fondamentale è la prudenza, il buon senso borghese, l'esperienza del mondo e il buon governo della casa.
   1 un lume da olio.
   2 La risata di Pantalone, risata schietta e di cuore, senza infingimenti, alla sparata del Conte, goffa nella sua serietà, è la risposta più comica che si possa immaginare e rivela subito il borghese di buon senso.
   5 accattar briga, contrastare.
   4 II conte Terrazzani era diventato la favola della città; e Pantalone può saperlo, perchè come mercante è in contatto con molta gente d'ogni grado.
   15 cui importi un soldo, uno zero.