Atto primo
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non ho ancora imparato a conoscere il suo temperamento). 1 (da se' Parte
SCENA XIII.
La Contessa Isabella e Colombina.
Isa. È il signor Cavaliere ?
Col. Signora sì. (mesta come sopra
Isa. Da Doralice vi è stato nessuno ? Col. Signora no. (come sopra
Isa. Che hai che piangi ? (a Colombina
Col. La signora Doralice mi ha dato uno schiaffo. Isa. Come ? Che dici ? Colei ti ha dato uno schiaffo ? Uno schiaffo alla mia cameriera ? Perchè ? Contami; com' è stato ?
Col. Perchè mi diceva che ella è la padrona; che vos-sustrissima non conta più niente, che è vecchia.2 Io mi sono riscaldata per difendere la mia padrona, ed ella mi ha dato uno schiaffo. (piangendo
Isa. Ah indegna, petulante, sfacciata. Me la pagherà, me la pagherà. Giuro al cielo, me la pagherà.
1 II Dottore non spicca certamente per intelligenza e per finezza, non ha capito in tanti anni di onorata ' servitù „ l'umore bisbetico della vecchia patrizia; e ora gli sfugge il segreto motivo delia premura con cui lo licenzia e lo invita a pranzo. Nella lotta che si sta per ingaggiare, il Cavaliere vai meglio del Dottore ! Ma neppure questo vecchio arnese ella vuol lasciare a Doralice !
Scena XIII. — 8 Questo, la cattivella, ce lo mette di suo; perchè, conoscendo il debole della padrona, che poteva esser nonna e aveva ancora pretensioni di gioventù, capiva che l'offesa era gravissima e inviperiva l'animo della suocera contro la nuora. Colombina è, in questa commedia, d'una malignità raffinata e fa la parte del diavolo.