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La Famiglia dell'Antiquario

Carlo Goldoni
Edizioni Principato, , pagine

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Atto primo
   23
   uno che va per le strade a un mercante di piazza?
   Col. La differenza consiste in un poco piò di denari.
   Dor. Sai, Colombina, che sei una bella impertinenter,?
   Col. A me, signora, impertinente? A me che sono dieci anni che sono in questa casa, che sono più padrona della padrona medesima ?
   Dor. A te, sì, a te; se non mi porterai rispetto, vedrai quello che farò.
   Col. Che cosa farete ?
   Dor. Ti darò uno schiaffo. (glielo dà e parte
   A me uno schiaffo ? Me lo dà, e poi dice : te lo darò. Così a sangue freddo, senza scaldarsi ? Non me l'a-spettavo mai. Ma giuro al cielo, mi vendicherò. La padrona lo saprà. Toccherà a lei a vendicarmi. Sono dieci anni che sono in casa sua. Senza di me non può fare ; e non mi vorrà perdere assolutamente. Maledetta! Uno schiaffo ? Se 1' avesse dato la padrona? che è nobile, lo soffrirei. Ma da una mercante non lo posso soffrire.
   SCENA X. Camera della contessa Isabella.
   La contessa Isabella, poi il conte Giacinto.
   Isa. Questa signora nuora è una acqua morta, che a poco a poco si va dilatando ; e s'io non vi riparo
   Scena IX — Dieci anni di servitù hanno dato a Colombina qualche diritto, per es. quello di essere vendicata. Era privilegio antico che un' offesa fatta al servo fosse, offesa fatta al padrone. Pensate ora che buscherio farà nascere questo folletto, che si crede ' più padrona della padrona „ ! Infatti Colombina è il ri-
   SCENA IX. Colombina sola.