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La Famiglia dell'Antiquario

Carlo Goldoni
Edizioni Principato, , pagine

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   lja famiglia dell'antiquario
   SCENA VII.
   Il conte Giacinto e Doralice.
   Dor. Che ne dite, eh ? Ci ha dato questa bella risposta.
   Già. Che volete ch'io dica ? Le medaglie lo hanno incantato.
   Dor. Se egli è incantato, non siete incantato voi.
   Già. Cosa mi consigliereste di fare ? 1
   Dor. Dir le vostre e le mie ragioni.
   Già. Finalmente è mio padre; non posso e non deggio mancare al dovuto rispetto.
   Dor. Avete sentito ? Vostra madre ha quattrocento zecchini da spendere. Fate che ne spenda ancora per me.
   Già. Sarà difficile cavarglieli dalle mani.
   Dor. Se non vuol colle buone, obbligatela colle cattive.
   Già. È mia madre.
   Dor. Ed io son vostra moglie.
   Già. Vi vorrei pur vedere in pace.
   Dor. È difficile.
   Già. Ma perchè ?
   Dor. Perchè ella è troppo superba.
   Già. E voi convincetela coli' umiltà. Sentite, Doralice mia, due donne che gridano, sono come due porte aperte, dalle quali entra furiosamente il vento; basta chiuderne una, perchè il vento si moderi.
   Dor. La mia collera è un vento, che in casa non fa rumore.
   Scena VII. — 1 Comica 1' uscita di Giacinto. Il marito, che in una quistione come questa, chiede consiglio alla moglie ! Pare don Abbondio che, non sapendo che fare, chieda consiglio a Perpetua...