Stai consultando: 'La Castellana '| Anton Giulio Barrili

   

Pagina (320/358)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (320/358)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 314 —
   per richiamarlo alla coscienza di sč. Doro Beltrami vide allora l'opportunitą di rientrare| e di andarsi a rinchiudere nel suo ridotto di assi. Lą dentro| perbacco| non avrebbe avuto noia da nessuno ; avrebbe potuto pensare| se gli riesciva di far tanto| nella sua confusione di spirito. Di rimettersi a lavorare non era il caso| davvero; si lasciņ cader sullo sgabello dove soleva mettersi il conte per veder lavorare il suo aiutante| e stette lą| guardando la bella figura di donna che quella mattina gli era fiorita sotto il pennello.
   Ah| finalmente ! guardava| e vedeva quel che guardava. Era infatti la figura doll'Ester ; e quell'Ester non era poi altro che l'immagine di Margherita. Di Margherita? proprio di Margherita? Veramente| il signor Doro incominciava a dubitarne un pochino : non gią del nome nuovo ohe si doveva accompagnare a quella divina figura| ma della veritą| della autenticitą di quel dialogo in oui la novitą di quel nome gli era stata annunziata. Egli dunque era stato due ore a colloquio con la dama dei suoi pensieri? Ne aveva udite| raccolto| assorbite le parole? Ne aveva tenuto il braccio sotto il suo| ritornando dal fondo del parco? Ah| se quella conversazione era un fatto reale| ohe felicitą non doveva essore la sua ? Ma di quella oonversazione avrebbe vo-