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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sore| rovistando in un ripostiglio e trovandovi là| non gridi tra intenerito e stizzoso : ' Ahi| maledetta vecchiaia ! Un'ora| un'ora di quelle divine bugie che ci siam dette ; e credendoci ! „
   Per quella volta| senza aspettar gli anni maturi del conte di Salverana| i caratteri di donna Barbara dovevano ripigliar vita e oolore ; ma per un altro genere di commozione| intendiamoci. La curiosità| la sola curiosità gli faceva brillar gli occhi e tremare le mani. Non aperse| strappò violentemente la busta| spiegò il foglio| e lesse:
   ' Caro amico|
   ' Sono partita| senza dirvi nulla; un po' per non destare sospetti| cercando un colloquio con voi| un po'perchè non sapevo ben tutto| e non sono riuscita a conoscerlo che qui| dal compagno di viaggio ohe il caso mi ha dato. Del resto| dicendovi il poco che sapevo prima di partire| temevo di far peggio| oon una testa calda come la vostra. È vero che i bollori vi passano anche presto ; non lo ammettete anche voi ? Badate| non dico questo per ' farvi una critica ; lo dico invece per lodarvi. L'uomo nobile deve esser calmo e ponderato in tutte le sue azioni. Io dunque spero che sarete calmo| per sentirvi dire da una buona amica : non pensate più a quella persona : siamo stati messi fuori di combattimento.