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Ma la congettura di un tradimento antico e continuo| incominciato dal primo giungere della marchesa in Altariva| anzi| peggio| dallo stesso invito a lui fatto di venire a dipingere la ohiesa parrocohiale| non si poteva mica sorbire come un uovo fresco ! Quantunque (pensava egli) sono cosė strane le donne 1 Non o'era neanche da sospettare che la marchesa si vendicasse a quel modo di certa disinvoltura con cui era stata trattata dal oonte di Salverana| corteggiatore in altri tempi| e corteggiatore fortunato| della pių consolabile tra tutte le vedove? Se cosi era| bisognava dire che la marchesa Barbara fosse una ghiottona di prima riga| e le sue vendette volesse gustarle fredde| come i pasticci di Strasburgo. Comunque fosse| era partita; e delle ragioni della sua partenza si poteva almanaccare in pių modi| senza cavarne un costrutto.
E la ragione| poi| di tutto quell' intrigo donnesco? Ah| la ragione non mancava di certo: la spiattellava Doro Beltrami come l'aveva sentita esporre dalla gentil Margherita| non pių Flaminia| nč contessa. La sua nobile| ricca e capricciosa amica era stanca dei pretendenti| dei cacciatori di doti. Per aver pace si era rifugiata nel castello di Altariva| non senza aver preparata ai cacciatori una bella burletta| ohe dovesse