— 279 -
Capitolo XVI.
Un mar di dabbL
Doro Beltrami aveva piegato il braccio| offrendolo alla giovane donna : la giovane donna ci aveva appoggiato il braccio suo| mettendosi in moto; e tutt'e due| rifacendo la strada per cui erano venuti| se ne andavano di buon passo al castello ; lei franca ed allegra| ridente del suo risolino malizioso che le tornava così bene al viso ; egli contento ed ilare nell'aspetto| ma non egualmente nel profondo dell'anima| donde lo rimordeva un piccolo senso di molestia| dicendogli che quella mattina egli andava al suo lavoro con due ore di ritardo| e che di quelle due ore avrebbe dovuto| non foss'altro| per cortesia| render conto al suo principale. Un piccolo senso di molestia non è poi il finimondo| e si può sopportarlo|