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mente in alto| dicevano chiaramente di angoscia affannosa.
— Che ostinazione !
— È così| non altrimenti ; — rispose ella| risoluta.
— Allora| signorina Margherita| — diss' egli| facendo uno sforzo di volontà| — con dolore| sì| con dolore immenso| ma con altrettanta forza d'animo| io me ne andrò via da Altariva. Non avrò 1' amor suo| ma saprò di averlo meritato. Come mai le parlo dell'amor mio| mentre stamane ancora pensavo di doverlo chiudere per sempre nel profondo del cuore?... Triste ora| che mi ha fatto il più felice e il più desolato degli uomini ! Ella non mi domanda già di mentire ! Vuole la verità| nient' altro che la verità. Ed io| per aver aria di dirla| dovrei dire una menzogna. Basterebbe almeno| per contentarla| che io tra il falso e il vero| trovassi una via di mezzo| la via degli ipocriti| e le dicessi : no| signorina| non dubiti ; il signor conte ò pittore| ma per contro è un pittore cattivo ; io| io suo aiutante| sono il buono| quegli che aggiusta i suoi disegni e corregge i suoi sgorbi. Un ipocrita| un malvagio| le direbbe questo| dimostrandosi per giunta un ingrato. Io non lo posso dire e non voglio. Potrei anche attenuare la vigliaccheria nelle apparenze della vanità| confessandole che la mia arte gli giova| e