Stai consultando: 'La Castellana '| Anton Giulio Barrili

   

Pagina (267/358)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (267/358)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 261 —
   zioni del maestro| sotto la sua scorta| sotto la sua direzione| conformandosi ai suoi precetti| al suo stile| al suo fare. E in questo| che male c'è? Donde si può argomentare che io sia l'autentico| e il mio principale.... l'apocrifo?
   —¦ Giuri; —- disse Flaminia.
   — Giurare? ohe cosa?
   — Ohe i suoi servigi artistici non vanno più oltre di ciò ohe ella dice.
   — è un vincolo che ella m'impone ; — rispose Doro| impennandosi. — Non accetto.
   — Vede? — gridò Flaminia| mostrando di avere indovinata la ragione di quell'atto ritroso. — Non puòl
   — Se fosse così come ella dice.... e non è.... — rispose Doro| oercando di padroneggiarsi| — mi consiglierebbe di tradire un segreto. E non sarebbe lecito.
   — Che scrupoli! — esclamò la signora| che non pareva affatto persuasa nò scossa dal ragionamento del suo interlocutore. — A buon conto| signor Doro| ella non ne ha avuti per me; non ne ha avuti in casa mia| dove c'erano delle cose da non fare| ed ella le ha fatte.
   — Io? ohe cosa?
   — Glielo dico| non dubiti. Io ho.... almeno| ho l'aria di avere ima cameriera| e di esserne molto contenta. Le pare una bella cosa rubarmela ?