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soeso a bella posta dal suo ponte di lavoro? Non debbo credere che l'abbia avvertito lei? È corso ad annunziarmi| e ohi annunzia....
— Io ? — proruppe Doro| interrompendola. — No davvero. Che vuole che dicessi io al conte| io| proprio io? Ohe giudizi fa ella di me? Io un servitore| e premuroso a tal segno ? Sappia| signora| che io ero a mala pena arrivato in chiesa| al piò della scala di legno| quando egli ne scendeva a precipizio. Ed avevo ben capito| io!... Ella dunque non sa che di lassù| dai finestrini della gran navata| si vede un gran tratto della salita d'Altariva? —
Traspariva tanto candore dalle parole del giovane| ed egli metteva tanto dell'anima sua nella propria difesa| ohe la signora Flaminia ne fu profondamente commossa. Ma ella non intendeva di perdere la buona occasione che si era offerta in quell'ora| e voleva andar fino in fondo| qualunque cosa dovesse aocadere.
— Ebbene| — diss' ella| — non parliamo di ciò. Mi sono ingannata| e le domando perdono. Vediamo ora se in un'altra cosa mi sono ingannata egualmente.
— L'ascolto.
— Ma badi| quest'altra è più grave. Non vada in collera; mi lasci dire. È in giuoco l'amicizia.... se amicizia ha da essere| come io spero| tra noi ;