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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sappi sempre come le spese si ragguaglino colle entrate. Spendi e spandi per il tuo marito; è un'ottima cosa| e ringrazia il cielo di poterlo fare; ma tieni conto di tutto| per governo tuo e degli altri. Del tuo denaro tengono conto parecchi: il maestro di casa| il fattore| il ragioniere ; ma tu devi esser su tutti| vigilare su tutti| e far sapere che vigili. È1 'unico modo per farli rigare diritto. Ti dà noia? Pazienza! molte cose dan noia| nel mondo| e pure si fauno. Quella che va fatta per la prima è la rivista di cassa. Non ti metter mai nel caso di essere ingannata da coloro che ti serviranno ; non li metter mai nel caso d'ingannarti| invitati a ciò dalla tua noncuranza.
   Educata da quelle massime| di cui aveva esperimentata la giustezza più volte| la contessa Flaminia usava tener lei i suoi conti| meglio ohe non avrebbe fatto un uomo| e senza diventarci taccagna nè gretta come agli uomini avviene. E quel giorno| che fu il secondo della sua solitudine| ben consigliata dal suo genio| andò a passare tre ore fra i suoi registri| rivedendo la lista dei suoi possessi| lo specchio delle sue entrate| il conto delle spese ordinarie e delle straordinarie| così mortificando opportunamente uno spirito che non voleva esser quieto. Quella notte| essendo ella più stanca| dormì un po' meglio della prima; continuando a non pensare| per altro. Lo spirito| in