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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Vedrete| donna Barbara| ohe non ne faremo nulla.
   — Capisco| — diss' ella| — che vi annoia di venirci.
   — Donna Barbara| voi ora siete.... barbaris-sima. Con voi?... Se voleste| andremmo a fare un viaggio da studenti in vacanze.
   — SI| bravo| per seccarvi al secondo giorno.
   — Mettetemi alla prova.
   — No| me ne guardi il oielo. Io non amo correre il mondo. Ma se volete venire a Torino| e farci una fermata| sarà una bella cosa.... e una bella prova della vostra galanteria.
   — Per questo| vi ho già detto di sì. E guardate | sono le quattro e cinquanta ; il treno ci aspetta ; abbiamo venti minuti di tempo a partire; ma possiamo andare a trovaroi un buon posto fin d'ora. —
   Così dicendo| Luoio Sormani si alzò per andare al banco a pagare il conto| e far chiamare il facchino.
   La marchesa Barbara gongolava di gioia| vedendo il suo disegno prender forma e colore con tanta facilità. Ma ohe disegno aveva la bella ed astuta signora? Io non ne so nulla. Porse ne aveva più d'uno ; ma tutti andavano a un punto| che ella più non disperava di vincere.