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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - 223 —
   — Oh| questo importa poco ; ogni treno sarà buono per me| anche l'ultimo della sera. Non voglio certamente lasciarvi qui sola. Del resto| io non vado a Milano. —
   La marchesa lo sapeva; ma non fu scontenta di sentirlo dichiarare da lui.
   — Lo avevate detto| stamane ; — osservò| sorridendo.
   — L'ho detto| sì ; ma vado a Genova| invece. Ho da mettere in ordine certe faccende mie.... per il gran passo ; — soggiunse egli| sospirando.
   — Siete sincero ; — diss'ella. — Del resto| sapevo benissimo che andavate a Genova. Me lo ha confessato Flaminia.
   — Vi confessa tutto| la vostra graziosa cugina.
   — E vi dispiace?
   — No| non mi dispiace ; mi fa senso. Una cosa combinata lì per lì| solamente ieri| doveva già esser conosciuta oggi in tutti i suoi particolari? La contessa ò frettolosa| nelle sue partecipazioni !
   — Sapete pure che le notizie piacevoli si dànno volentieri ; — notò la marchesa. — Flaminia è felice; non ha potuto conservare il suo dolce segreto. Anohe voi dovete aver fretta| signor Lucio. E siccome il treno per Genova partirà forse prima....