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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - 215 —
   — Ebbene| sappiate.... Voi non mi sembrate il partito più adatto per Flaminia.
   Perchè ?
   — Perchè siete leggero| troppo leggero.
   — Troppo| no; ma un poco| sì certamente| lo riconosco. Ma non è poi un difetto così grave.
   — L' altro giorno ancora| debbo io ricordar-velo ? facevate la corte a me.
   — Verissimo. E ve la farò sempre.
   — Ah ! vorrei vederi anche questa ! — esclamò la marchesa.
   — Ebbene| ohe c' è di male ? Siamo noi arrivati a questa miseria| nel mondo civile| che quando si ha la fortuna di avvicinare una bella donna| non si debba più dimostrarle di averla riconosciuta per tale?
   — Avete ragione ; — concesse la marchesa| non potendo negargli in coscienza quel piccolo diritto. — Ma intanto| se la donna amata vi sentisse| che cosa penserebbe di questi vostri riconoscimenti ?
   — Ecco; — rispose Lucio Sormani. — Io non dirò' che la cosa sia proprio senza pericoli. Ma| infine| la donna.... ohe voi dite| ha proprio da sentire ogni cosa ? Voi| donna Barbara| siete andata a cercare il caso peggiore. Io| del resto| vi confesserò candidamente che ero nato per la libertà| non per la prigionia perpetua. Ho sempre