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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — Ne avete proprio voglia; — borbottò la marohesa| adagiandosi nel suo angolo.
   — Ma.... è necessario| mi sembra ; — disse Lucio| continuando a sventolare.
   — E piacevole| non è vero ? — ribattè la marchesa.
   Lucio Sormani capi l'antifona. Quello era il dispaccio del New York Herald| che pronunziava l'arrivo d'un ciclone alle coste d'Europa. Ma egli tacque| prudentemente. Il tacere| del resto| era anch' esso un modo di rispondere. Infatti| egli non doveva aver l'aria di sapere che la marchesa fosse già informata di tutto.
   — State bene| così ? — diss'egli poco dopo| ritirandosi dal finestrino.
   — Benissimo| se non fosse quel raggio di sole che entra di là.
   — Sapete che il sole va sempre a cercare le belle; — notò galantemente il Sormani.
   E andò subito dall'altro lato| per calar la tendina. Ma questa non si lasciava svolgere dal suo rocchetto| essendo guasta la molla.
   — Va bene| siamo alle solite; —disse Lucio. — In queste carrozze di prima classe le comodità ci sono tutte| in apparenza ; ma quando volete servirvene| addio roba ! —
   Qui| naturalmente| venne il solito ragionamento sulla noncuranza del servizio e sulla cat-