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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   immagino che non vogliate rinunziare al diretto delle cinque.
   — No| certo. Ed eccovi una noia che non ave vate preveduta.
   — Ohe dite| marchesa? Sar๒ felicissimo di mettermi ai vostri ordini. —
   In quel momento capitava Flaminia. Le due donne si ricambiarono una guardata breve| fredda| indagatrice ; poi| coni' era debito| si regalarono a vicenda un sorriso che poteva parere amorevole.
   — Te ne vai| dunque ?
   — Come ti ho detto; ่ necessario.—
   Lucio Sormani aveva ripigliato il suo giornale e la via del giardino.
   — Senti| — disse Flaminia| vedendosi sola con la marchesa| — se ่ per i discorsi di ier-sera| hai torto a lasciarmi.
   — Non me ne parlare ; — rispose la marchesa| crollando la testa; — ho qualche anno pi๙ di te| e credevo di avere anche un certo diritto di darti dei consigli. Porto con me la persuasione di non avertene dato mai di cattivi. Tu non li segui| e fai bene : io mi ritiro| e • faccio bene ugualmente. Non sono in collera| sai ? t'inganneresti| credendolo. Permettimi anzi di aggiungere una cosa. Se ti accadrเ di cambiar risoluzione| non avrai che da scrivermi due righe| o