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il mio signor cugino è ancora alzato| lo preghi di passare da me: ho da dirgli due parole| niente altro che due parole| ma urgenti. Se poi è già ooricato| sarà per domattina.
— Oh| se è coricato| si alzerà ; — notò giudiziosamente la cameriera. — Vado e ritorno. —
B corse in cerca di Filippo. La contessa Flaminia rimase nel suo salottino ad attendere.
— SI| — diceva ella tra sò| — bisogna prender consiglio da lui. È così pronto d'ingegno| il signor Lucio ! e così ricoo d'espedienti ! —
Marga non istette molto a ritornare. Aveva trovato Filippo| e Filippo aveva già fatta l'ambasciata.
— Il signor Lucio era ancora in piedi ; viene subito; — disse Marga. — Comanda altro| signora?
— Che tu resti qui in anticamera ad aspettare. Potrei aver bisogno di te. Anche il Filippo aspetti| per riaccompagnare il signor Sormani nelle sue stanne. —
La cameriera usoiva a mala pena dal salottino| che già il signor Lucio appariva sulla soglia|
— Son qua. Che o'è di nuovo?
— Tombola; — disse Flaminia| ridendo; — ho fatto tombola. Mi era venuta 1' occasione| e l'ho subito afferrata| dicendo alla marchesa che voi avete chiesta la mia mano| e che io ve l'ho concessa.