Stai consultando: 'La Castellana '| Anton Giulio Barrili

   

Pagina (204/358)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (204/358)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 198 -
   il mio signor cugino è ancora alzato| lo preghi di passare da me: ho da dirgli due parole| niente altro che due parole| ma urgenti. Se poi è già ooricato| sarà per domattina.
   — Oh| se è coricato| si alzerà ; — notò giudiziosamente la cameriera. — Vado e ritorno. —
   B corse in cerca di Filippo. La contessa Flaminia rimase nel suo salottino ad attendere.
   — SI| — diceva ella tra sò| — bisogna prender consiglio da lui. È così pronto d'ingegno| il signor Lucio ! e così ricoo d'espedienti ! —
   Marga non istette molto a ritornare. Aveva trovato Filippo| e Filippo aveva già fatta l'ambasciata.
   — Il signor Lucio era ancora in piedi ; viene subito; — disse Marga. — Comanda altro| signora?
   — Che tu resti qui in anticamera ad aspettare. Potrei aver bisogno di te. Anche il Filippo aspetti| per riaccompagnare il signor Sormani nelle sue stanne. —
   La cameriera usoiva a mala pena dal salottino| che già il signor Lucio appariva sulla soglia|
   — Son qua. Che o'è di nuovo?
   — Tombola; — disse Flaminia| ridendo; — ho fatto tombola. Mi era venuta 1' occasione| e l'ho subito afferrata| dicendo alla marchesa che voi avete chiesta la mia mano| e che io ve l'ho concessa.