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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   oora ! Chi avrebbe mai pensato ciò del signor conte di Salverana? Nondimeno| prima di giudicar lui| e il suo aiutante| bisognerà avere la certezza; una certezza matematica! Frattanto| bisognerebbe mettere la mia indiavolata parente nella impossibilità di far qualche scandalo. Il nome del conte| per verità| non è stato pronunziato. Ad ogni modo| se si potesse vedere il signor Lucio prima di domattina !... —
   Mentre la signora Flaminia era in questi pensieri| Marga entrava nel salottino della padrona.
   — La marchesa è molto cambiata stasera ; — diss'ella| avvicinandosi.
   — Già ; — rispose Flaminia. — Un assalto di nervi.
   — E vuol partire; — ripigliò la cameriera. — Mi ha detto di andar domattina ad aiutarla per fare i bauli.
   — Partono tutti ; — notò Flaminia. — Anche il signor Sormani. —
   L'accento non era malinconico| e la signorina Marga ne prese animo a dire| con aria di comica disperazione:
   — Ah povere noi! come si piangerà! —
   La signora Flaminia sorrise| tanto per prepararsi.
   — A proposito| — soggiunse poscia| — vuoi tu dire al Filippo che vada dal signor Sormani? Se