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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ma intanto si volgeva al suo aiutante| chiedendogli :
   — Che storia è mai questa?
   — Sì| non si rammenta| signor conte| — rispose il Beltrami| — ohe tempo fa| passeggiando per il paese| Ella mi disse : ecco una bella testa ? L'ha voluta anzi ricordare con quattro segni nell' albo.
   — Ah| sì| mi rammento benissimo ; — rispose il conte| assentendo del capo.
   — Ed è quella per 1' appunto che ha usata per l'Oloferne; — proseguì l'aiutante.
   — È vero| è vero| — ripigliò il conte. — Chi sapeva che quello fosse il medico condotto ? Noi| in natura| cerchiamo i tipi| non occupandoci affatto dei nomi. Questo è un negozio di stato civile. L'arte spazia nel mondo delle immagini| e non si smarrisce negli scaffali d' un segretario comunale.
   — Oh| anche il segretario comunale 1 — gridò il pachidermo| che oramai aveva preso il morso tra i denti| e si voleva sfogare. — Anche il segretario comunale ho riconosciuto. Eccolo là| tra i satrapi di Assuero. E vedano ancora quell'ebreo là in fondo alla reggia : quello è il farmacista.
   — Quello poi| volete vedercelo voi| signor Gaione. Io non ci ho mai pensato.
   — Ma il segretario ?