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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   bruni| ordinariamente| non amano i biondi. Ne erano già invidiosi abbastanza| vedendoli piacer tanto alle donnine belle ; si sono inveleniti a dirittura quando un professorone ha sentenziato ohe i biondi rappresentano| nella famosa scala della evoluzione e nel campo non meno famoso dello strugglefor life| un grado superiore di perfezione antropologica| fisiologica| psicologica| e via discorrendo. Poveri bruni ! vadano a farsi tingere.
   Non si finiva di guardare| di ammirare| di esclamare| di gridare su tutti i toni : ' bello ! bello ! bello ! „ e la marchesa Barbara era naturalmente quella ohe dava la battuta. Flaminia| così ammirata e vagheggiata in effigie| si sentiva ripercuotere quelle ammirazioni sul viso| e le fiamme del rossore non accennavano sicuramente a dar giù. Ma ella sentiva ancora di avere qualche obbligo più degli altri| e perciò stese la mano al conte di Salverana| accompagnando l'atto con una delicatissima frase| in rendimento di grazie. Quindi si rivolse al giovanotto di cui nessuno aveva mostrato di darsi pensiero| al giovanotto che aveva aiutato a portare il quadro| e che lo teneva ancora a bracoio disteso per farlo star ritto| nella sua luoe| sul tavolino rustico| all' altezza degli occhi. Il poveraccio| con una mano levata per sostenere la tela| con l'ai-