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alle vedette in capo al piazzale| ritornò indietro| facendo segno che i portatori erano finalmente in cammino. Apparvero pooo stante| messer Gaione e l'aiutante| che così possiamo ohiamare il signor Doro Beltrami; e l'uno e l'altro| tenendo il quadro pei regoli della intelaiatura| lo portavano pari pari| all'altezza della vita. Seguiva un contadinotto| Bartolino| addetto alla torre della Guardia| che recava in ispalla un cavalletto| quello per 1' appunto su oui era posata la tela nello studio del pittore.
Così| apparendo nel fondo del piazzale il quadro scoperto| come uno scudo araldico tra i due tenenti| si vide venire innanzi un'altra contessa Flaminia| quasi portata in trionfo| a mano a mano più distinta nelle nobili linee dell' eretta persona| in abito di stoffa vergata di bianco e di nero| con un gran ventaglio accostato al petto| sul punto di aprirsi| mentre ella era in atto di scendere da una gradinata di marmo. In quella posa| la contessa Flaminia si era fatta ritrarre qualche tempo prima da un oelebre fotografo di Milano| e in quella medesima posa 1' aveva ritratta il pittore| con qualche libertà| si capisce| e variando alouni particolari; per esempio| collocando la gradinata di marmo all' ingresso di una stufa di giardino| dond' ella aveva aria di uscire| rimanendo tuttavia inquadrata in una