Stai consultando: 'La Castellana '| Anton Giulio Barrili

   

Pagina (84/358)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (84/358)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 78 --
   resto| era quella uria precauzione necessaria| poiché dalle commessure dei tavolati ad ogni tratto potevano cader calcinacci. Si sentiva anche scalpiccio di piedi| lassù| suono di ciotole cozzanti| rumor di sgabelli smossi| vooi| risate| ed altri simili indizi di gente a lavoro.
   — Ohè| di lassù ! — gridò ad un tratto messer Gaione| levando il muso in aria. — Signor pittore| badi che ci siamo noi| qui sotto.
   -- Niente paura! — rispose una voce dall'alto. —- Non sarà finalmente ohe un po' di polvere.
   — Ma c'è la signora contessa| mi capisce ? — ribattè il signor Gaione.
   — Allora| neanche quel poco ; — replicò la voce| a cui tosto seguiva il rumor di un salto sul tavolato.
   Di sicuro il pittore si calava in quel plinto dal suo trespolo| per aocorrere all'apertura del ca-poscala.
   — Non v'incomodate per noi| signor conte| — disse Flaminia| vedendo infatti apparire il Salvi dal vano della bodola. — Il signor Gaione ha voluto avvisarvi della nostra presenza. Ma noi siamo intrusi| qua dentro. E del resto| un po'di polvere si leva via molto presto.
   — Mi è sempre caro di essere stato avvertito| e ne ringrazio l'amico Gaione ; — rispose il pittore. Qualche volta si rovescia senza volerlo