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Flaminia diede in una sonora risata.
— Ah| non temere; — diss'ella. — Non c'è questo pericolo. Per piacermi in quel modo che intendi tu| è passata l'occasione| se mai. Del resto| quello là non è un uomo da prender moglie. Uccel di bosco| mia cara; non è più fatto per mettersi in gabbia. Come ospite| come amico| è invece un prezioso acquisto| nella nostra solitudine. Vedi bene come viviamo sole solette. Anche i pittori ci sfuggono| come se avessimo la scarlattina.
— Il conte| per altro| — notò la marchesa| — si fa vedere ogni domenica.
— Sì| — rispose Flaminia| — ma la settimana è di sette giorni.
— E tu digli che non si tenga tanto prezioso| allora. Potrebbe capitare benissimo ogni sera per un paio d'ore. Si farebbero quattro ciarle. —
Flaminia rimase un istante pensosa ; poi disse :
— Domani è la vigilia del famoso genetliaco. Ci penserò stanotte. Del resto| non sarà difficile il prendere una deliberazione su questo grave argomento; — soggiunse ella| ridendo. — Poiché abbiamo ospite il signor Lucio| niente di più naturale che il fargli un po' di contorno| invitando i pittori. Capirai| — notò Flaminia| volendo giustificare il suo plurale| — che non si può invitare cosi per tutte le sere il conte Salvi| con-