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cata e più intima? La contessa Flaminia aveva accolta con giubilo la profferta di Barbara. Già| volendo ritirarsi per qualche mese in campagna| non avrebbe potuto andar sola. Una dama di compagnia le sarebbe stata necessaria; almeno per tutto il tempo ch'ella voleva passare nel castello di Altariva. E la contessa disegnava di restarci molto; tante erano le cose che aveva deliberato di fare lassù. La dama di compagnia poteva essere una noia| un guaio| un castigo di Dio. La marchesa|di Ponte Rovella era una parente| un'amica| ed anche un'utile associata. Infatti| appena venuto in tavola il disegno di compiere con la pittura a fresco i restauri della chiesa di Altariva| non aveva cercato lei| scrivendo ad amici| e non aveva trovato lei il pittore ? Flaminia non si era buttata alla cieca ; voleva spendere i suoi denari con piena cognizione di causa; perciò| prima di vedere il pittore| anzi senza volerlo vedere| aveva chiesti i bozzetti. In capo a due mesi erano venuti i bozzetti| assai belli| come sappiamo| pieni di novità| di sentimento| di grazia. Allora la contessa Flaminia aveva firmato il contratto| e il pittore aveva precedute le dame in Altariva| per mettersi tosto al lavoro.
Era un pittore nuovo| e tanto meglio; si sarebbe fatto conoscere con quell'opera| che prò-