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— Ho capito ; — oonchiuse Lucio Sormani. — Sposerete un pittore. Ma non già per cantare lo stornello popolare. —
E prima che la contessa Flaminia gliene domandasse di più| Luoio Sormani attaccò lo stornello :
— Che me ne importa a me| se non son bella|
Che ci ho l'amante mio che fa il pittore?
Ei mi dipingerà come una stella....
Che me ne importa a me| se non son bella? —
Lucio Sormani cantava con un f31 di voce| da tenorino di grazia| e la contessa Flaminia lo stette a sentir volentieri.
— Vedete| cugina? — riprese egli. — Non è il caso vostro. E vi consiglierei modestamente di sposare un altro.
— Mi consiglierete un tenore? — diss'ella| con accento malizioso.
— A Dio non piaccia! — rispose Lucio Sor-mani| che era pronto alla parata come all'attacco. — Morireste di gelosia in capo ad una stagione. Sono tanto apprezzati| i tenori!