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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 43 —
   vecchia indovina. Mi pare men nuova la scena del Golgota| veduta e sentita nel dolore della madre.
   — Questo lo ha confessato nobilmente il pittore| e prima ohe io ricordassi l'incisione di un famoso quadro del Delacroix ; — notò la contessa. — Gli era piaciuta l'idea e mi ha chiesto il permesso di servirsene. Ma vedete come è diversa la composizione.
   — SI| non lo nego ; e 1' artista ha cosi poco imitato| che poteva sostenere benissimo di aver seguita una sua ispirazione. Questa sincerità gli fa onore.
   — Oh| è un artista vero ; — disse Flaminia. — È giovane ancora| e andrà molto lontano; raggiungerà i sommi| ve lo assicuro io.
   — Che entusiasmo| cugina! — esclamò Lucio Sormani. — Se osassi esprimervi un mio pensiero....
   — È la seconda volta. Osate; — rispose Flaminia.
   — Direi.... — ripigliò il Sormani| — direi che pensate a sposarlo.
   — Perchè no? se mi piacesse..^
   — Giustissimo. E l'esser pittore non poi un difetto.
   — Aggiungete| — ripigliò Flaminia sul medesimo tono di celia oon cui Lucio faceva pas-