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La Castellana

Anton Giulio Barrili
Editori Treves Milano| 1927| pagine 350

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 38 —
   ringraziarvi del vostro gentile pensiero. Se non avete scritto| siete almeno arrivato.
   — Potevate immaginare ohe non rammentassi più il 25 maggio? — diss'egli. — È il vostro genetliaco ; e alla vostra età si può ancora festeggiarlo.
   — A patto di non ricordarsene poi; — replicò la oontessa. — Intanto| siate il benvenuto. Da dove?
   — Dall'Olanda| per ora.
   •- Niente di meno! Ma non era stagione| mi sembra. Capisco| — soggiunse Flaminia| — che avrete avute le vostre ragioni per andarci in principio di primavera. E cosi| raccontatemi un poco: belle donne?
   — Bellissime| — rispose Lucio Sorniani| mentre si adagiava comodamente in un seggiolone di| cuoio accanto al sofà. — Non avete un' idea| contessa| come procedendo verso il nord.... Già| — notò egli| lasciando in tronco il periodo| — noi meridionali siarn fatti per le donne nordiche; e viceversa le donne meridionali....
   — Le donne meridionali| — interruppe Flaminia| — vi saran grate del complimento. —
   Lucio Sormani sospirò| o finse di sospirare : il che torna lo stesso nelle costumanze sociali.
   — Ahimè ! — diss' egli. — Le meridionali non ci amano. Dite che non è vero| se vi riesce. Tre anni fa| mi avete fatto correre| e come!