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TI quale uscendo all'aperto si fermò à vanti la fontana di Trevi, inspirando nel l'anima ardente la freschezza dell'acquai
10 stroscio vivente delle sue cascate. U luna illuminava la testa e parte del toraci del Nume acquatico, e al basso gli spraa soltanto dell' acqua vedevansì scintillali fuori dell' oscurità. Teodoro si rammenti dell'antico dettato che chiunque beve* dell'acqua di quella fontana smarriva i desiderio della patria per Roma, e cadi poi immerso in meditazioni penose. Mi quando il suon del tamburello gli giunse di bel nuovo agli orecchi dall' osteria, ei trasali atterrito, si tolse di là a forza ei
^ entrò in una delle viuzze vicine. Arrivalo ad una certa distanza, ove udivasi ancori
11 suono ammortito del magico tamburino, . ei si arrestò di bel nuovo un momento e parve lottar con sè stesso ; ma nell'ultimo ei si addentrò risolutamente nella città, diviandosi all'abitazione della sua promessa Maria'
Quando entrò una pausa interruppe il i conversare. Maria s'alzò, si fece ad incon-
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