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V.
La fanciulla «'Albano.
Bianchi stava appoggiato al suo bastone, e rotando biecamente gli occhi sotto le folto sopracciglia, come costumava quando lottava centro le inclinazioni del proprio cuore. Anche Teodoro stavasi assorto nei propri: pensieri, finché ei cessò di contemplare la magnifica prospettiva, e guardò seriamente l'artista, esclamando : —Voi siete guarito o fra pochi giomi potrete trasferirvi nel vostro nuovo studio, io sperotro-verem sempre un po' di tempo da passarsela insieme , quaado anch' io altresf sia costretto a lavorare indefessamente, e a privarmi del piacere d'essere in vostra compagnia. Però avrò cagione di visitarvi più spesso di quello che non permettereste in caso diverso, vale adire, se volete inaugurare il nuovo studio con un' opera in cui sono molto interessato personalmente. La faccenda è questa : una famiglia straniera di cui sono intimo, ha posto dimura ia