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I.' artista girò uno sguardo tranqui sulle quattro nude pareti, e sciamò :
— Io mi sono tanto assuefatto a quei sontuosità, che voi vedete qui intorno'. li volta per vero mi saltò il grillo di comi ciare una grand' opera fuori, nella più mangiando il mio carciofo, presso la fo tana il merigge, e dormendo la nottei canto alla mia opera. Ma l'uomo ècosii feminato, cosi pauroso della temperie e quel che dico la gente... Oltre di ciò, non posso far senza dei vino e...
— Ma se aveste il modo di lavorare marmo comodamente, senza un disagio mondo? .. -r interruppe Teodoro.
1/ ammalato trasalì vivamente.
— Sapete voi quello ebe fate con le < stre domande spensierate? — esclamò o occhi sfavillanti. —Guardato in quel a tuccio : là giace alla rinfusa tutto qtK die costumava saltarmi in testa a simili! inande. La polvere seppelliva più e più se pre di giorno in giorno quei parti tema rii del mio cervello, e i miei occhi sai* di già che è un peccato irremissibile erti verso di essi. E non pertanto io fui ci