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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — La vostra guarigione procede cosi spelta , che noi ci potrem separare senza la lecessità di rivederci. Per Ora però dovete ncora acconciarvi alla mia istruzione ed resistenza, giacché avete a sapere eh' io lon sono disposto altrimenti a lasciar nelle nani d'un ragazzo dappoco un artista quale roi siete.
   — Quale io sono?1— ripetè Bianchi ridendo amaramente. — Sapete voi chi io jono?... Chi lo sa?... Io sono un lavorante che intaglia nicchii marini per le donne, con la pazienza delle donne, e che ha vergogna delle sue braccia robuste , quando incontrano un pezzo di marmo'... Ma ieri forse le cose furono assestale in maniera che esse non avranno più nulla a rimpro-» verarsi.
   — Voi parlate stranamente, come se, su due pollici non ci avesse spazio bastarne per lo spirito che può rivelarsi in due parole.
   — Per lo spirilo, può essere, ma difficilmente per la forma.
   — Dovete averlo provato — disse Teo doro. — Ma siete voi costretto a fare quel clic vi ripugna?
   Voi, II. — L' Amor, in lulu. - IO
   ......