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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 1 Iti -
   dell'ite più di recente. Presso ad esse giaceva una copia rifrusta e polverosa dell'Ariosto ch'egli all'errò e lesse avidamente, nè gli fu possibile rinvergare altro libro.
   Cosi trascorsero le ore. Lungo tempo dopo la mezzanotte il ferito prese a gemere dolorosamente nel sonno, dando irrequieto le volte e protendendole braccia. Nel mentre Teodoro rassettava il suo giaciglio scomposto e gli stendeva di bel nuovo addosso il copertoio , il ferito si svegliò e s' alzò a mezzo. Egli tastò intorno a sè come per cercare un'arma, e con voce risoluta, esclamò :
   — Chi siete voi ?
   — Un amico ! non mi riconoscete voi ? — rispose Teodoro.
   — Voi mentite!.... Io non ho alcun a-mico !... — gridò il ferito tentando rizzarsi in piedi. Il dolor delle membra dilaniate dai cani lo fece rinsensare. Ei cadde a rifascio sul letto, si raccapezzò, e dopo essere rimasto alquanto in pensieri, con voce raumiliata, esclamò:
   — SI, siete un amico...... vi riconosco
   ora!____ Ma che cosa fate voi qui a quest'ora?... Perchè non ve ne siete andato a