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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 134 —
   aiuto dell'artista Bianchi, alle prese coi terribili cani come abbiam più sopra narrato.
   Dopo riandati per tal modo nella sua meditazione proffclida i teneri casi della sua giornata a Tivoli, Teodoro si scosse come da un letargo e gittò nuova legna nel fuoco, figgendo i suoi neri occhi pensosi sopra di esso.
   — Che cosa diranno della mia assenza dopo la promessa data? — diceva fra sè
   Teodoro. — E che cosa penserà ella.....
   Maria ? È troppo tardi ora per inviare un messaggiero, e dove pescarlo?.... Ella si scorderà presto di ogni cosa, della gite-
   rella a Tivoli, di me.....
   E lo chi sii se mai Ti sovverrai di me I
   Appresso andò al letto del ferito dormente, passeggiò su e giù per la stanza e contemplò a lungo la testa della Medusa, la quale pareva animata a volte ai capriccioso lampeggiar della fiamma. Da ultimo ei fu costretto a piegare altrove lo sguardo ed ora per la prima volta osservò alcune Igure lascive di bronzo corroso di Pompei, altre non men lascive e spiranti mo-