- 125 —
— Confesso — rispose Teodoro — che cordialità e 1' amore con cui i vostri ge-,ori mi accolsero la prima volta, che qui ncontrammo, mi sorpresero e mi com->ssero profondamente. Anch' io provo
gran bisogno di stare in compagnia. . società è qui in contraddizione col >go. Io vivo a me o con alcuni pochi e non ebbero di me miglior fortuna, o n pertanto io miìono assuefatto fin dalla ima giovinézza a non trovare felicità per-mente che nel seno della famiglia.
— È molto tempo che siete separato dai stri genitori ?
— Io li ho perdutil — rispos'egli mestante ; — amendue morirono nella stessa bimana. Allora passai le Alpi, e Dio solo s'io rivedrò più la mia patria! Eglino addentraronsi sotto l'ombra leg-ira degli oliveti; il sentiero era perfet-nente asciutto e il sole li feriva, trape-ìdo per mezzo le foglie, sulle quali avea rutto i^enui bioccoli di neve si che le infilavano come fossero irrorate dalla ^ggerella primaverile. La piccola dama 'compagnia, Betsy, era divenuta di molto