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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - 11G -
   — Voi mi avete reso un grande servizio, signore, ma può-darsi venga il tempo ch'io l'abbia a maledire anzi cheringraziarvene. Ve ne ringrazio, ad ogni modo. L' uomo s'appiccica alla vita, come a tutte le altre cattive abitudini. Egli sa che l'aria è piena di miasmi e del lezzo dell' uman genere , e crede non pertanto che ogni boccata che prende è una buona cosa.
   — Pare non abbiate buona opinione degli uomini.
   — Io non ho mai conosciuto alcuno che non mi avesse in conto d' uno scimunito, quante volte diceva bene di essi. Perdonatemi. Voi non siete romano?
   — Sono alemanno.
   — Ringraziatene il Signore:.
   Giunti che furono senza più far motto, alle porte della città, avviaronsi in piazza Barberini, ove il ferito additò in un angolo una casupola buia e tutta pieua di crepe. Non appena il cavallo si fermò davanti all' uscio, il ferito si lasciò sguizzar giù prima che 1' altro potesse sorreggerlo, ma andò a fascio per terra.
   — Sto peggio di quel eh' io credeva —