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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 113 -
   terreno su cui stava, e lo trovò sgombro d'erba , sassoso e duro. — Vengano! — gridò piantandosi saldamente sulle gambe aperte. B vennero in fatte indi a breve, e nella dubbia luce ne contò fino a sei, alti, villosi, ossuti, macilenti I — Aspettate! — soggiunse raccattando una grossa pietra — bisogna dichiarare ia guerra secondo le regole.
   Ciò detto, scagliò la pietra al cane più vicino, il quale distava però ancora venti •passi da lui. La canatteria rispose con un 'ringhio raddoppiato, ma si trattenne uno stante, essendoché uno di essi, colto dal - grosso sasso, si rotolasse per terra.
   — Armistizio ! — disse l'uomo. Le sue labbra tremavano, il suo cuore batteva fortemente contro il suo braccio sinistro, che stringeva spasmodicamente il mantello ; ma le ciglia non battevano sopra gli occhi intenti. Ei vide i suoi nemici sferrategli addosso a coppie, i più grossi i primi, e con gli occhi luridamente sfavillanti nel buio. Una seconda pietra rimbalzò dal torace ossuto del più poderoso fra i cani, il quale si * • scagliò dirugginando i denti e ringhiando ferocemente sopra il viaggiatore. Ei barcollò Vol. II. — L'Amore in Italia. — 8
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