— 109 —
bera ed aperta. Un maestoso cardinale trotterellava, come un paone, accanto a lui col suo seguito, senza eh' ei se ne addasse ; o solo lo strepito della carrozza che teneva-gli dietro, il fece avvisato della presenza di quel principe della Chiesa, che degnavasi camminare pedestremente come gli apostoli primitivi.
Da Tivoli tornavan carrozze e calessi pieni di stranieri, ch'eransi recali a vedere le montagne e le famose cascatelle sotto la neve. Egli non lasciò scorrere pure uno sguardo alle belle facce delle giovani inglesi, i cui veletti azzurri svolazzavano al tramontano, ed allestendo il passo si mise per una viottola, che, costeggiando mulinied osterie, riusciva in mezzo alla deserta campagna.
Tutt'ad un tratto ei s'arrestò, traendo un respirone ed inspirando avidamente la fredda brezza invernale. Il sole velato spandeva nel suo tramonto i suoi raggi rossigni su tutte cose, illuminava le rovine d'un acquedotto e tingeva d' una tinta rosata lo lontane nevose montagne della Sabina.
Alle sue spalle stava la grande città, e non jnolto-discosto JL'orologio-di un-campa-