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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - 101 —
   prie, si chinò, baciò le tenere dita tremanti, e rimase qualche momento con la faccia appoggiata sopra di esse.
   — No I — gridò poi alzandosi un tratto — tu nulla risichi in ciò fare, fanciulla mia dolce -, io lo so da due giorni, tu sarai eternamente sicura entro il mio cuore'... Io noi presentivo ancora quando fuggii lungi da te.... io non volevo sperimentare ancora una volta ciò che mi ha reso infelice e per poco non mi ha ucciso, or fa un anno : vale a dire vedere un povero cuore innocente disperare di me'.. Questa volta io non sarei certamente sopravvisuto. È passato — diss'io a me stesso. — L'enigma che ti allettava è sciolto. Ella ridiverrà un'amabil fanciulla, e il cielo le manderà qualcheduno degno d'amarla.... Oh I io credei a un miracolo, quando riebbi la ragione. La mia testa, rimasta per qualche tempo intieramente estranea al giuoco, ripigliò l'usato mal vezzo, e 1' antico Conosci te stesso risuonò dì bel nuovo, fugando la cara illusione. — Tu fosti ingannato — disse esso — da una povera mascherata ; la maschera cade e tu ti svegli