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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ciò mi sfogherò poi, e prima di tutto Tediamo come stanco le cose.... Nèbene uè male, e ad ogni modo meglio assai di quello che questa bricconcella si ha meritato con tutte le sue diavolerie'... Ob! che calore, mio Dio I ed io soffro tutto ciò per questa ladra.... iirba....oh ! povera me la mi fa uscir dai gangheri !...
   Era una cosa comica veder la signora Eugenia passar con piglio teatrale davanti Carlotta, e sedersi maestosamente sul sofà. Ella prese a squadrare da capo a piedi la giovinetta che le aveva fatto, nel suo travestimento, perder la bussola, -ma la sua bontà naturale riprese tosto il sopravvento. Accortasi tosto dell'abbattimento di Carlotta, ella si alzò, e le prese amendue le mani, esclamando.
   —.Fanciulla'... Fanciulla!... su gli occhi e il mento in aria, e allegria I... Ecco qui... uno schiaffettino sopra una guancia... e un bacio sull'altra.... esiam di bel nuovo amici, neh vero, carina I... più amici
   di prima !.... Vien qui..... siedi accanto a
   me ... e senti cos'è avvenuto I... Voi pagate i cocci, a dir vero, signor Leonardo,