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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — E conoscete voi il nome di questa fenice della bellezza?—chiesel' ardita Lalla, con un piglio che non pareva suo fatto; — od è vostro costume manifestare i vostri segreti coli' arrossare soltanto?
   — Che mi gioverebbe,—rispos'egli con cuore trepidante, — pronunziare il suo nome? Io sono sèmpre per essa uno straniero, e chi sa se la rivedrò più mai 1
   — Avete ragione, — osservò Lalla seccamente. — Nè sarebbe per avventura conveniente per amendue, per voi almeno, dacché voi non sapete se ella non abbia già da lungo donato ad altri il suo cuore.
   Annina s'alzò d'improvviso.
   — Lalla! — diss' ella, — che cosa abbiamo noi fatto ! Io sento dall' aria che il sole piega al tramonto, e noi siamo ancor qui, mentre non dovevamo rimaner fuori di casa che un' ora.
   — Andiamo dunque, gioia mia!—rispose , la vispa giovinetta, intrecciando il suo nel braccio di Annina, e vibrando a mo'd'una lancia il parasole; — noi ciaprirem valorosamente la via sino a casa, ed io tolgo sopra ' di me di contar tante bubbole al papà, che