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   bosa, alle falde della collina, mentre egli stavasi loro innanzi, spiegandoli luogo e il nome delle singole figure e narrando gli stratagemmi che aveva dovuto porre in o-pera per far quegli sbozzi alla sfuggita. Pauroso giaceva in mezzo all' erba addormentato per ispossatezza, mentre Rinaldo sdraiato accanto ad esso, appoggiava amorevolmente la grossa testa sul dorso di lui. Ognintorno risuonava il gorgheggiare sonoro degli uccelli, e nella strada di sotto passava un carrettiere che incitava il suo cavallo con ritornelli amorosi.
   — E qui in Roma ? — chiese Lalla, spie-¦ gato che ebbe l'ultimo foglio dell' albo rimasto in grembo ad Annina.
   — Sono giunto da ieri soltanto, — rispose pronto il pittore ; — ma ho già incontrato una faeoia ohe tutte sopravanza per grazia e nobiltà quelle che ho finora vedute. Se potessi contemplare ancora un' ora quei lineamenti e disegnarli sul mio albo, sarei un uomo fortunato I
   E piegò in ciò dire ad arte lo sguardo da Annina, la quale riaperto il libro, lo andava svolgendo tutta imbarazzata.
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