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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Finalmente avvisò come a lui si addicesse rompere il ghiaccio, essendoché ella si stesse sempre con occhi atterrati e tinte le belle guancie d'un ado-abil rossore.
   — Signorina ! — prese egli a dire nel suo migliore italiano,—io non posso garrire il mio cagnuolo, per avervi spaventata ed interrotta , come un mascalzone, la vostra passeggiata. Senza la scappata di questa irragionevole creatura, io non avrei avutooè l'occasibne, né il coraggio d'indirizzarvi la parola. Se non vi dispiace vorrei pregarvi del favore di far con voi alcuni passi, tanto più che sarebbe crudeltà separare si tosto — ed additava in ciò dife i due cani — quei due novelli amici.
   La giovinetta non gli rispose verbo, ma gli girò alla sfuggita uno sguardo di fiamma come per sincerarsi se aveva a fidarsi del suo volto. Mentre pareva ancora intra due, la sua compagna, vispa e procace creatura che spassavasi manifestamente dell' imbarazzo d'amendue, scappò a dir rattamente.
   — Orsù, Annina, che cosa facciamo? I signorini qui sono in maggioranza, tre contro noi altre due. Noidobbiam pure aspet-
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